Quando c’è una crisi economica in atto, che si fa? La risposta è semplice: per prima cosa si cerca di tagliare le spese superflue e poi si rinuncia anche a qualcosa che è sicuramente importante, ma che al momento, dovendo far fronte a pagamenti più urgenti e incessanti, si decide di rinviare o rinunciare del tutto.
Mi riferisco, in questo caso alle cure odontoiatriche. Le famiglie in crisi, sempre meno si rivolgono al professionista dei denti per cure e prevenzione, che in realtà sono fondamentali per la salute dei nostri denti. Spesso a farne le spese sono i bambini, che per una corretta prevenzione in fase di crescita, avrebbero bisogno assoluto di effettuare controlli periodici dal dentista. E’ un investimento sulla salute della loro bocca che si ripercuoterà in età adulta.
I dati parlano chiaro. Ca. il 12% delle famiglie rinuncia alle cure: https://www.pressreader.com/italy/libero/20170211/281762744003587 e a farne le spese sono soprattutto i ragazzi che per il 43% ha già problemi a quell’età.
Poi c’è il discorso legato soprattutto a protesi e implantologia in età adulta che ha costi che spesso le persone fanno fatica a sostenere.
Quale la soluzione? Molte persone spostano la loro attenzione all’estero, a paesi dove si pubblicizzano costi bassi ed economici.
Si parla allora di turismo dentale o turismo odontoiatrico.
Oltre il 15% degli italiani si affida al turismo dentale http://www.turismo-medico.com/oltre-il-15-degli-italiani-si-affida-al-turismo-dentale/
Ma cosa si nasconde dietro il turismo dentale? E’ davvero una soluzione? A quali rischi si vanno incontro in questi presunti paradisi odontoiatrici?
Facciamo attenzione prima di fare certe scelte e pensare che sia una soluzione per contenere i costi.
Mi domando, se quando si pensa di optare per questa soluzione si considerano gli aspetti, non secondari, elencati di seguito:
- La qualità dei materiali usati è molto spesso scadente.
- Le certificazioni dei materiali usati frequentemente mancano.
- Il rispetto dei tempi clinici, soprattutto in caso di protesi e impianti, sono inadeguati e scorretti.
- Non di rado si incontrano professionisti con qualifiche dubbie.
- In caso di problemi in cui si voglia intentare una causa, lascio immaginare le difficoltà di farle in quei paesi.
- Assistenza post-intervento scarsa.
- And last but not least, in caso di problemi post-intervento, essendo costretti a tornare sul posto per controlli o successivi trattamenti non previsti, il costo aumenta, dovendo soggiornare ancora per qualche giorno all’estero, rendendo vana l’economicità. Questa possibilità non è assolutamente infrequente.
Vuoi mettere avere vicino a casa un dentista di fiducia, che ti conosce da tempo, che ti offre un servizio di qualità con minimi rischi e che è sempre pronto a seguirti prima, durante e dopo il trattamento? Certo, talvolta i costi sono adeguati alla qualità e qualche volta difficili da sostenere, ma siamo sicuri che bilanciando costi, rischi e benefici il turismo odontoiatrico sia la soluzione?