“Bianco che più bianco non si può” .
Ricordi questo slogan?
Era la pubblicità di una nota marca di detersivo ma oggi sembra che si possa adattare bene anche ai denti, visto che c’è una rincorsa ossessiva al sorriso perfetto.
Ma attenzione, lo sbiancamento dei denti, oltre a donare indubbiamente un sorriso splendente, presenta degli aspetti non secondari da tenere sempre in considerazione.
Prima di tutto occorre dire che per sbiancare i denti possono esserci differenti approcci.
1) sbiancamento fai da te con dentifrici comprati al supermercato o anche in farmacia.
2) kit per farselo a casa ma sotto la guida del dentista.
3) sbiancamento professionale dal dentista.
Sgombriamo subito il campo dicendo che il consiglio è quello di rivolgersi al dentista per avere un migliore risultato e ridurre gli eventuali effetti collaterali. Più avanti capirai il perché.
Il colore del dente è soprattutto un fattore genetico anche se poi incidono le abitudini alimentari e l’igiene orale.
Con l’età, la parte interna del dente, detta dentina, che è di colore giallo o vicino al giallo, tende a mettersi in evidenza a causa del consumo dello smalto più esterno ad opera di fenomeni abrasivi. Quindi la dentina gialla fa il suo ingresso in scena.
Ricordati che sbiancarsi i denti tramite il fai da te può causare danni permanenti.
Bruciature chimiche e forme gravi di patologie alle gengive, fin anche alla caduta dei denti.
Non bisogna usare prodotti sbiancanti che contengano dosi altissime di acqua
Sul web addirittura si vedono prodotti in vendita con quantità di acqua fino a 25 volte superiori alla dose terapeutica consigliata.
E’ imperativo che, quando si applicano le soluzioni sbiancanti ad alto dosaggio, si proteggano le gengive in modo tale che non vengano in contatto con i principi attivi sbiancanti.
E’ importante proteggere le gengive con apposite dighe o gel protettivi.
Prima di tutto se decidi di prendere un dentifricio autonomamente, fai attenzione ad evitare quelli con sostanze ‘sbiancanti’ a base molto abrasiva poiché danneggiano lo smalto.
Lo sbiancamento è un processo di ossidoriduzione il quale può essere fatto tramite perossido di idrogeno oppure con perossido di carbammide.
Le tecniche domiciliari (sotto la guida di un dentista) hanno percentuali piu’ basse di sostanza sbiancante e il trattamento può durare per 15 giorni con applicazioni di mascherine colme di gel (il dentista ti spiegherà come procedere).
Lo sbiancante professionale ha percentuali più alte e il dentista (odontoiatra o igienista dentale che sia) proteggerà i tessuti gengivali prima di metterlo, con una diga realizzata con resine fotopolimerizzate e può esser sufficiente un’unica seduta di sbiancamento, con l’ausilio e anche senza luci di lampade.
L’importanza di esser seguiti da un dentista (facendo il trattamento presso il suo studio o a casa) è per scongiurare eventuali danni dovuti al trattamento. La sua esperienza saprà evitarli, grazie ad una accurata indagine preliminare.
Se nel cavo orale per esempio ci sono otturazioni infiltrate, potrebbero insorgere danni alla polpa del dente. Se i denti sono ipersensibili, si dovrà porre rimedio a questa sensibilità prima del trattamento, altrimenti potrà aumentare.
Se i denti vengono trattati con sostanze remineralizzanti anteriormente al trattamento e vengono seguiti i protocolli consigliati dalle evidenze scientifiche ed empiriche nonché dalle case produttrici, non vi sarà nessun danno a carico dei denti e delle gengive. Tutte le tecniche risultano essere valide, ma i trattamenti vanno scelti e consigliati dall’odontoiatra che valuterà il trattamento ideale personalizzato per ogni paziente.
A monte di tutto questo dirscorso è bene ricordarsi che per ritardare questo tipo di trattamenti, che acquisiscono una certa utilità sui 50 anni ed oltre sono poco consigliabili per i giovani, soprattutto per i seguenti motivi:
1) L’acqua ossigenata ad alto volume potrebbe anche scatenare sensibilità, dato che la polpa ovvero il nervo è ancora decisamente ampia e molto vicina all’esterno.
2) La differenza tra il colore di partenza e il colore alla fine del trattamento è talmente piccola che con difficoltà si percepisce la differenza.
Per tutti, non solo per i giovani, prima di arrivare allo sbiancamento è d’uopo ricordare di seguire sempre una programmata prevenzione ed una corretta igiene orale.
Sui danni possibili un buon video al riguardo è quello pubblicato dal corriere: http://video.corriere.it/i-pro-contro-diversi-metodi-durata-possibili-effetti-indesiderati/
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